Dopo qualche segnalazione di chitarristi che hanno usato il Mesa Boogie Caliber 50+ che si trova presso l’UMC, ho revisionato e cambiato tutte le valvole dell’amplificatore che, in effetti, avevano lavorato abbastanza.
L’amplificatore è stato provato dal mio amico e chitarrista di fiducia Carlo Palumbo che ne è rimasto soddisfatto.
Nel video che segue, qualche momento del test eseguito senza alcun effetto né tra chitarra e ampli, né in registrazione. Questa è stata eseguita soltanto con uno Shure SM57 davanti al cono e gestito da un Millennia Media HV-3D.
6 Commenti
Ciao Cristiano, ho lo stesso ampli con finali nuove ma ormai la 3a e 4a valvola 12Ax7 del circuito hanno circa 25 anni! La 1a e 2a stanno anche loro tra i 5 e 10 anni…forse è ora almeno di cambiarne un paio.
Saresti così gentile da dirmi se hai montato delle 12Ax7 selezionate MESA, o altro?
E quali hai scelto: 12Ax7, 12Ax7A o 12Ax7B…? Grazie mille in anticipo.
Ciao Pierluigi, scusa il ritardo nella risposta. Ho usato valvole JJ Electronis 12Ax7 non selezionate MESA e il risultato è più che soddisfacente.
Ciao buongiorno sono Andrea da Pisa e posseggo lo stesso ampli.. volevo farti una domanda..sul canale distorto se tra la chitarra e l’ampli frappongo un pedale dotato di buffer, il suono distorto cambia..un po’ come avviene quando metti un buffer davanti ad un fuzz, si scarica di basse e diventa più limpido..pensi sia una caratteristica dell’ampli o c’è qualche problema?
Grazie mille
Ciao, a dirti la verità non ti so rispondere, mi dispiace.
Credo che utilizzare effetti in serie non sia una bella cosa; a parte un solo delay rack di qualità nel send-return. Per gli effetti, la soluzione migliore è microfonare l’ampli ed elaborarli poi in un personal mixer, o, più semplicemente con una di quelle diavolerie con le quali si introducono da uno a più effetti in cascata con controllo midi. Io ce l’ho, Rocktron, ma non ricordo come si chiama. Il suono dell’ampli deve essere quanto più naturale possibile.
Ciao Guido, scusa il ritardo nella risposta. Quello che dici tu è assolutamente vero ma bisogna anche fare i conti con le singole situazioni. Se lavori in studio, se hai tempo, un fonico di cui hai fiducia, un mixer esterno per lavorare il suono, allora è senz’altro meglio come consigli. Ma se devi suonare in una situazione che non conosci, con impianti che non conosci e con fonici che non conosci o con amplificatore non tuo allora prendi la tua catena di pedalini collegati in serie con la quale hai creato il suono che ti piace e amen. Poi, ma questo è un mio personale pensiero, si va molto a mode: negli anni ’90 andavano di moda i processori digitali a rack come dici tu. Rocktron, Digitech, Alesis, Korg e chi più ne ha più ne metta. Poi sono tornati di moda i pedalini, analogici o digitali, oggi vanno sempre più i profiler con dentro il mondo e con i quali vai direttamente al mixer, senza passare dall’ampli.
Aggiungi Commento